Il fringe benefit è un compenso concesso ai dipendenti di un’azienda che non viene elargito in denaro, ma attraverso l’offerta di servizi.
Uno dei fringe benefit più comuni è, appunto, il veicolo aziendale a noleggio a uso promiscuo, da usare sia per l’attività lavorativa sia per le esigenze personali del lavoratore.
Come è noto, l’incremento della quota tassabile a carico del lavoratore a cui viene assegnata l’auto aziendale è espressa in una percentuale del costo chilometrico annuo calcolato dall’Aci a seconda del modello. In sostanza, la percentuale indica quanti chilometri vengono potenzialmente percorsi per motivi personali in un anno con quel veicolo, chilometri che sono sottoposti a tassazione.
Per i contratti stipulati a partire dal 1° luglio 2020, per i veicoli di nuova immatricolazione con alte emissioni inquinanti era previsto l’innalzamento delle aliquote di calcolo.
A partire dal 1 gennaio 2021 il livello di tassazione (calcolato in base alle tabelle che l’ACI rilascia annualmente e pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 22 dicembre 2020) è ancora più elevato rispetto a quello dei sei mesi precedenti.
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2020, la tassa sulle auto aziendali a carico del dipendente è articolata in quattro fasce: